La nuova mobilità post coronavirus: biciclette e monopattini in sharing

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La crisi dettata dalla pandemia, il distanziamento sociale e il forte impatto sulla mobilità, ci costringe a ridimensionare la vita quotidiana e gli spostamenti. Una ricerca di Deloitte “From now on. Mobility Boost, si apre una nuova fase”, analizza le conseguenze sugli attori del settore della mobilità e delinea uno scenario possibile quale tema strategico. Le difficoltà attuali non risparmiano nessuno dei settori dell’Automotive, che ha registrato un crollo delle immatricolazioni nei principali paesi europei, nell’ambito dei trasporti toccando 87% delle aziende operanti. Il blocco della circolazione ha colpito anche il car sharing, dove in Italia ha subito una riduzione fino al -70%. Secondo Luigi Onorato, senior partner di Deloitte Italia, si potrà assistere a fenomeni di consolidamento attraverso operazioni di M&A, anche con l’intervento del mondo pubblico, ovvero attraverso fusioni tra piccoli operatori o acquisizioni. Dalla loro analisi emerge che sarà possibile aspettarsi lo sviluppo di alcune forme di sharing, considerate fino a ieri, marginali, ovvero i monopattini, le bike e gli scooter sharing, quale modo sicuro per sposarti all’interno delle città. Infatti in cinea esse hanno avuto un aumento del +150%. Dallo studio di Deloitte, gli operatori in campo allo stato attuale stanno reagendo con iniziative che riguardano tre macro-aree di intervento: coinvolgimento attivo nel sociale, diventando di supporto nel settore dei trasporti pubblici, una revisione del modello operativo per aumentare la sicurezza e strategie per incentivare l’utilizzo dei mezzi anche nel periodo di emergenza, attraverso logiche di pricing. “Per il settore della nuova mobilità”, aggiunge Onorato, “la fase che stiamo attraversando impone una riflessione che permetta di gestire l’emergenza e di impostare la ripresa coerentemente con il nuovo contesto sociale ed economico che si andrà a delineare. Anche in questo delicato momento, la nuova mobilità rimane un ambito strategico per tutti i settori coinvolti, centrale per mantenere una relazione forte con i clienti e si inserisce in un contesto in cui l’offerta degli operatori rimane ricca, innovativa e in grado di rispondere ai bisogni dei consumatori. Lo sviluppo ed il successo dei singoli modelli dipenderà̀ dalla capacità degli operatori di intercettare i nuovi bisogni della collettività e dagli stimoli, quanto mai ora necessari, che le Istituzioni sapranno mettere in atto per ripensare l’intero ecosistema della mobilità”.