Nike si sta ritirando da Amazon

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La scorsa settimana il colosso dell’abbigliamento sportivo Nike ha confermato a Bloomberg che sta terminando la sua collaborazione con Amazon, a poco più di due anni dal suo inizio, allo scopo di concentrarsi maggiormente sul business diretto al consumatore, qualcosa che è stato al centro della strategia del marchio dal 2017.

“Nell’ambito della focalizzazione di Nike sull’aumento delle esperienze dei consumatori attraverso relazioni più dirette e personali, abbiamo preso la decisione di completare il nostro attuale rapporto con Amazon Retail”, ha dichiarato Nike a Bloomberg. “Continueremo a investire in partnership forti e distintive per Nike con altri rivenditori e piattaforme per servire perfettamente i nostri consumatori a livello globale.”

Il nuovo CEO di Nike, John Donahoe, ex CEO di eBay, prenderà le redini dell’azienda a Gennaio e dovrebbe guidare questa strategia nei prossimi anni.

Ma la ritirata di Nike da Amazon solleva altre domande su quanto sia riuscita questa partnership e se abbia raggiunto ciò che Nike si prefiggeva come obbiettivo finale.

Fin dall’inizio, l’accordo riguardava la vendita diretta da Nike ad Amazon, impedendo ai venditori di terze parti non autorizzati di vendere prodotti Nike sul proprio sito e di rimuovere così dal mercato articoli Nike falsi.

Né Amazon né Nike hanno risposto alla richiesta di Business Insider di commentare il successo di questa partnership. Ma i primi rapporti, citati da Bloomberg, suggerivano che questa non era all’altezza delle aspettative di Nike in quanto non era in grado di mantenere un controllo sul mercato di terze parti da parte di Amazon.

Per la prima volta in assoluto, Amazon ha riconosciuto che la vendita di prodotti contraffatti sui suoi siti sia stata incontrollabile. Questa concessione è stata individuata per la prima volta da Eugene Kim della CNBC.

Tuttavia, il suo allontanamento da Amazon può anche essere visto come parte della sua spinta a concentrarsi sul suo business diretto al consumatore. In precedenza, Nike affermò che avrebbe cercato di concentrarsi su 40 principali partner di vendita al dettaglio (senza specificare esattamente chi) tra la sua vasta rete di vendita all’ingrosso di 30.000 dipendenti e tagliare i rivenditori “mediocri”.

Il suo piano è quello di migliorare il proprio mercato digitale e concentrarsi sui partner al dettaglio che offrano la migliore esperienza per il cliente o che forniscano l’accesso ai clienti più ambiti.