Novak Djokovic numero 1 dal cuore d’oro: dona un’ingente somma agli ospedali lombardi per la lotta al coronavirus

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Non sono imprenditori e sportivi italiani hanno donato importanti somme di denaro, per aiutare il sistema sanitario italiano a fronteggiare la situazione d’emergenza che stiamo vivendo. Anche il campione numero uno di tennis Novak Djokovic ha deciso di aiutare gli ospedali lombardi. Nonostante sia di origini serbe il tennista ha sempre a cuore l’Italia e anche questo gesto ne è stata la piena dimostrazione. Nei giorni scorsi il primo nel ranking mondiale del tennis aveva donato un milione di euro alla Serbia, attraverso la fondazione creata con la moglie Jelena, per l’acquisto di respiratori e materiale sanitario. Ma il legame che Djokovic ha con l’Italia è strettissimo: all’inizio della sua carriera è passato per Como, sua moglie ha studiato all’università Bocconi di Milano, e sul palco dell’Ariston a Sanremo 2020 ha sfoggiato un italiano impeccabile. Un affetto dimostrato prima attraverso un incoraggiamento sul suo profilo Instagram a tutti gli italiani per superare questo momento di difficoltà, e ora ha anche dimostrato quanto è grande il suo cuore. Infatti con un pizzico d’emozione Peter Assembergs, direttore generale dell’ Asst Bergamo Ovest, ha raccontato: “Mai ci saremmo aspettati di vedere sul conto corrente della nostra Asst Bergamo Ovest una donazione con un così prestigioso mittente. In questi giorni tantissime aziende, enti, associazioni e privati ci osno stati vicini. Ringrazio tutti per questa generosità dimostrata. Ma leggere trai donatori anche il nome del migliore giocatore al mondo di tennis, Noval Djokovic, mi ha veramente emozionato“.  La somma, che rimane anonima, donata da Novak e Jelena Djokovic è stata destinata agli ospedali di Treviglio-Caravaggio e romano di Lombardia, ma anche al San Raffaele di Milano, in prima linea, in questi mesi alla lotta al Covid-19. “L’importante donazione di Djokovic ci permetterà di ammodernare ed ingrandire la shock room della terapian intensiva dell’Ospedale di Treviglio, che durante l’emergenza covid-19 è il cuore delle attività rianimatorie. L’intervento permetterà di ampliare gli ambienti, gli impanti e le attrazzature, tra pensili, lampade, monitor e defibrillatori, che renderanno il reparto sempre pronto a rispondere alle esigenze di emergenza-urgenza del territorio“, ha aggiunto Assembergs.