Smartworking: lavorare in sicurezza a partire dalla connessione

Share on facebook
Facebook
Share on linkedin
LinkedIn
Share on twitter
Twitter
Share on pinterest
Pinterest
Share on google
Google+

Oggi, molte aziende dovranno prevedere un piano di business continuity per garantire la produttività, soprattutto in caso che la quasi totalità dei dipendenti lavorino in smartworking. La capacità di supportare da remoto i dipendenti con una connettività sicura alla rete aziendale è essenziale per garantire continuità operativa e sicurezza. I rischi informatici, che possono verificarsi, non si tengono in considerazione, in quanto le società sono esposte alla negligenza dei dipendenti e alla mancata attenzione di berdt practice in materia di sicurezza, mettendo a rischio l’intera rete aziendale, sia che si lavori in sede che da remoto. Le nuove tecnologie richiedono l’implementazione di nuove soluzioni e processi innovativi per evitare che comportamenti innoqui, nell’apparenza, si trasformino in una compromissione della rete o violazione dei dati. Inoltre la direzione aziendale dovrebbe suggerire “best pactice” da adottare, come per esempio adottare password diverse in diversi account. Si potrebbe introdurre l’autenticazione a due fattori con i mobile token. Ogni impresa dovrebbe preoccuparsi di tenere sotto controllo e monitorare il livello di sicurezza, investendo e adottato sistemi di protezione e di security avanzat, sistemi di prevenzione. In Italia molte PMI e grandi imprese stanno introducendo ora politiche di smartworking, a seguito della pandemia che ci ha costretti a stare a casa. Su larga scala cambierà l’approccio nei confronti di questa modalità di lavoro, che porterà un cambiamento radicale dei tradizionali luoghi di lavoro. Il passaggio al 5G ridurrà il digital divide e abbatterà i limiti legati alla possibilità di lavorare a distanza.